Scuola, al secondo giorno pediatri già sommersi da richieste di tamponi

Scuola richieste di tamponi ai pediatri

Dopo un solo giorno dall’inizio della scuola è già boom di telefonate dai genitori ai pediatri per la richiesta di tamponi 

Ieri sono ripartite le lezioni nelle scuole di molte regioni Italiane, ma la preoccupazione da parte dei genitori è aumentata a causa dell’insicurezza presente nel non saper riconoscere i sintomi del Covid 19. In questa stagione autunnale con la riapertura della scuola è inevitabile che i bambini siano colpiti da malanni stagionali e problemi di tipo respiratorio che possono facilmente essere scambiati per i sintomi del coronavirus, nel dubbio ci sono già state numerosissime chiamate ai pediatri di famiglia per farsi prescrivere il tampone e chiedere informazioni sulle modalità di effettuazione. Il presidente della Federazione Italiana medici pediatri, Paolo Biasci spiega come sia necessario informare chiaramente le famiglie sulla distinzione dei sintomi comuni come possono essere febbre, tosse, o disturbi gastrointestinali rispetto a quelli causati dall’infezione da Covid. Il rischio è quello di fare aggravare una situazione già abbastanza pesante per tutti i medici di famiglia, visto che le patologie stagionali sono destinate ad aumentare e inevitabilmente aumenteranno anche le richieste di tamponi e test sierologici. Il pediatra aggiunge anche che la crescita esponenziale delle telefonate da parte dei genitori dovrà essere gestita con cautela soprattutto nella descrizione dei sintomi al telefono, che potrebbe sempre far sospettare una infezione da covid fino a quando non verrà esclusa con visita in presenza del bambino o con esito negativo del tampone stesso.

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