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Caso Sabrina Beccalli, tracce di sangue nell’appartamento

Sabrina Beccali tracce di sangue

Emergono nuove prove sul caso di Sabrina Beccalli, la donna scomparsa la notte di Ferragosto
Alessandro Pasini, il sospettato, è in custodia cautelare accusato di omicidio e distruzione di cadavere. Grazie all’ausilio del luminol, il reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri ha rilevato delle tracce di sangue sul pianerottolo e nel bagno dell’appartamento dov’è accaduto il delitto. A quanto risulta dai rilevamenti, Pasini avrebbe reciso un tubo della caldaia trovato dai Vigili del fuoco pieno di gas durante il sopralluogo. Ancora non si sa per certo che fine abbia fatto la 39enne scomparsa nella notte tra il 14 ed il 15 agosto, mentre Pasini in carcere ancora non confessa cosa ne ha fatto del corpo. Sabrina aveva lasciato il figlio di 15 anni a casa di amici e sarebbe tornata il giorno dopo per portarlo in piscina ad Antegnate. L’ultimo contatto con la madre avviene attorno alle 1.00 di notte.
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Sabrina Beccali e Alessandro Pasini, cos’è successo la notte di Ferragosto

Sabrina Beccali tracce di sangue
Sabrina Beccali tracce di sangue (foto dal web)

Un amico della donna testimonia che hanno bevuto insieme al bar Sombrero fino a alle 1.00. “Intorno alle 2, Sabrina lo chiama al telefono e gli chiede di passarle Pasini afferma una vicina di casa di Sabrina. Sono le 4 quando esce di casa lasciando la porta aperta e si dirige in via Porto Franco nei pressi dell’appartamento della ex di Pasini. Si erano lasciati il 4 agosto, dopo una vacanza in Sicilia. Nell’appartamento viene ipotizzato che sia stato fatto abuso di sostanze stupefacenti e, attorno alle 5 del mattino, una vicina sente delle urla e chiama il 112.
La pattuglia che sopraggiunge non registra nulla di sospetto. “Le ho fatto delle avances sessuali, ma Sabrina ha rifiutato. Poco dopo l’ho ritrovata morta in bagno per overdose” racconta Pasini. Avvolge il corpo in una coperta e lo carica in auto. Quando ritorna nell’appartamento ripulisce tutto e taglia un tubo del gas facendo saltare in aria l’abitazione, cancellando quanto era avvenuto poco prima. Il mattino seguente, mentre gli amici che avevano ospitato il figlio di Sabrina cercando di chiamarla, Pasini pranza con gli amici. Sono le 15.11 quando le telecamere di via Albergoni lo riprendo a bordo dell’auto della donna scomparsa e, circa 2 minuti dopo, passa nuovamente ma a bordo di un monopattino.
Alle 21.30 le stesse telecamere registrano di nuovo il passaggio di Pasini in monopattino, l’ora in cui da fuoco alla macchina di Sabrina. Un’ora dopo vengono allertati i Vigili del fuoco dell’auto in fiamme, i quali trovano al suo interno i resti carbonizzati di un cane. Pasini, durante l’interrogatorio, sostiene che siano i resti della donna. Le ricerche nelle zone limitrofe al luogo dell’incendio non hanno portato a sviluppi rilevanti. In un primo momento Pasini non vuole parlare, negando ogni cosa. Gli abiti che ha indossato quella notte, le registrazioni delle telecamere e i rapporti con Sabrina tuttavia sono inequivocabili.
Alla fine cede ma, tutt’ora, nega di aver ucciso Sabrina e non dice nulla riguardo il corpo scomparso della 39enne. Pasini viene trattenuto a causa dei molteplici atti di violenze denunciati dalla ex fidanzata e dai precedenti per spaccio, rapina e molestie. Un uomo dal temperamento violento che è riuscito a mantenere una lucidità tale da pulire, bruciare tutto e costruirsi un alibi andando a pranzo con gli amici il giorno seguente il delitto? 
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