Aedex, culex, anopheles, sono solo alcuni generi di zanzare, nemiche giurate delle nostre estati. Di questi Ditteri, appartenenti al sottordine Nematoceri, famiglia Culicidi, se ne conoscono circa 3500 specie suddivise in 30 generi.
La stragrande maggioranza vive in ambienti tropicali e subtropicali, e rappresentano il gruppo di insetti di maggior interesse sanitario, in quanto alcune specie, oltre ad essere moleste, sono importanti vettori di agenti patogeni, come la malaria.
Sicuramente sarà capitato di constatare che alcune persone sono più bersagliate di altre da questo fastidioso insetto, è importante quindi conoscere i criteri di selezione delle sue vittime.
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Come le zanzare scelgono le loro “vittime”

In primis un fattore attrattivo delle zanzare è certamente l‘anidride carbonica, la cui traccia – percepita anche a 50 metri di distanza – viene prodotto attraverso la respirazione e la traspirazione. Non è un caso che le persone in sovrappeso e quelle che svolgono attività fisica le attraggano come calamite, dal momento che hanno uno scambio ossigeno/anidride carbonica maggiore.
In secondo luogo un altro elemento di attrazione per le zanzare pare sia il gruppo sanguigno, in particolare il gruppo 0 risulterebbe essere il più “gustoso” di qualsiasi altro. Circa l’85% degli esseri umani produce un segnale chimico attraverso la pelle che indica il gruppo sanguigno di appartenenza.
Il terzo fattore che rende alcune vittime più attraenti rispetto ad altre riguarda la dieta alimentare. I consumatori di bevande alcoliche, con particolare riferimento alla birra, lasciano una traccia odorosa più intensa che fa aumentare significativamente la probabilità di essere punti.
Diversamente, gli alimenti più ricchi di vitamine del gruppo B e di vitamina C, come l’aglio, hanno la capacità di alterare il nostro odore corporeo, rendendoci però meno invitanti.
Altro elemento particolarmente gradito alle zanzare è l’acido lattico, la cui traccia viene anch’essa secreta attraverso il sudore, pertanto si riconfermano vittime preferite coloro che praticano attività fisica, nonché le donne in gravidanza, in quanto la pancia delle donne in dolce attesa è di 1°C più calda del resto del corpo e questo fa sì che l’organismo produca più sudore.
Infine, il colore degli indumenti è un altro elemento determinante per la scelta delle vittime. Pare, infatti, che i colori scuri siano preferiti, in quanto considerati ambienti perfetti per depositare le uova, passando inosservate agli occhi dei predatori.
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Va precisato che solo gli esemplari femmine, dopo l’accoppiamento, si nutrono del pasto di sangue, per avere proteine ed energie sufficienti per la deposizione delle uova, mentre i maschi si nutrono di sostanze zuccherine come il nettare dei fiori, la linfa, la polpa della frutta.