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Pensione anticipata a 62 anni, le novità in arrivo: addio Quota 100

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Al vaglio del governo nei prossimi giorni ci sarà l’ipotesi di modificare l’iter per la pensione anticipata. Intanto diremo addio a Quota 100, provvedimento che scade a dicembre 2021

L’Esecutivo sta lavorando ad una riforma delle pensioni che andrà in vigore dal 2022. Nodo principale è la pensione anticipata: come e quando si potrà richiedere? E a quali condizioni? Attualmente in Italia ci sono diverse misure che permettono di richiedere prima la pensione. Quota 100, Ape Sociale, Opzione donna sono tutte modalità in vigore fino a dicembre 2021 per riuscire a smettere prima di lavorare e giungere al tanto agognato pensionamento anticipato. Senza ricorrere a questi espedienti attualmente l’età pensionabile è 67 anni come stabilito dalla legge Fornero. La pensione prima dell’età convenzionata è possibile ad esempio con Quota 100. Il provvedimento stabilisce che all’età di 62 anni e con 38 anni di contributi si può ottenere tale agevolazione. Ma la misura ha le ore contate e per questo il governo dovrà decidere che strada prendere.

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Pensione anticipata, tutte le novità

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Nunzia Catalfo, Ministro del Lavoro (Foto dal web)

Sarebbero in atto i lavori per determinare gli step per la pensione anticipata. L’obiettivo è evitare lo sbalzo di cinque anni che si creerebbe inevitabilmente a fine 2021. Proprio per dare seguito ad una riflessione congiunta, le parti sindacali sono state invitate per il prossimo 16 settembre al ministero del Lavoro per cercare una soluzione. In gioco ci sono tutti i lavoratori prossimi alla pensione. I sindacati starebbero proponendo la pensione alla soglia dei 62 anni per tutti e quella anticipata con 41 anni di contributi. Soluzione però che al governo sembrerebbe troppo dispendiosa. Al vaglio del ministro del lavoro Nunzia Catalfo ci sarebbe la possibilità della pensione anticipata a 62 anni, ma solo con penalizzazione. Ossia un taglio sull’assegno pensionistico. Lo scopo sarebbe quello di evitare che, tra la riforma delle pensioni e quella fiscale, lo Stato possa sborsare più di 15 miliardi di euro. La misura della pensione anticipata potrebbe interessare infatti più di 150mila persone all’anno.

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