Il calcioscommesse è tornato a far paura: diversi i calciatori che sono usciti allo scoperto ma sembrerebbe che altri nomi debbano ancora emergere e stando a quanto ammesso da Fabrizio Corona si possono contare svariati giocatori coinvolti nella faccenda.
La Procura di Torino stava indagano sulla questione e il primo nome ad essere spuntato è stato quello del centrocampista bianconero Nicolò Fagioli.
Per quanto concerne i dettagli, parrebbe che i calciatori puntassero a giochi tipo poker online, ma non si è ancora esclusa la possibilità di scommesse su vere e proprie partite di calcio. Il nodo della questione è che, oltre al fatto che le “scommesse” avvenissero su siti illegali, i giocatori non possono scommettere sul proprio sport.
Lo scoop, seppur di entità minore per il momento, ha fatto emergere una “piaga sociale” che sta invadendo soprattutto le nuove generazioni: la ludopatia. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, circa un anno fa, aveva chiesto di riammettere le agenzie di betting tra i possibili sponsor sulle maglie dei club, ma adesso anche lui parla di piaga sociale. C’è però da considerare che le pubblicità dei siti di scommesse sono letteralmente a portata di mano soprattutto sulle tv più viste.
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Le diverse linee di difesa sullo scandalo calcioscommesse
Nicolò Fagioli, classe 2001, centrocampista della Juventus, è stato il primo nome ad essere emerso nelle indagini della Procura di Torino. Lui ha deciso di collaborare subito con la Procura, cercando di avere uno sconto della pena: si sta valutando la squalifica, che la Procura vorrebbe che fosse di un anno, ma sembrava che all’orizzonte ci fosse un patteggiamento di 8-10 mesi.
Alla fine si è deciso per una squalifica di 7 mesi, la quale partirà subito. Dunque, Fagioli salterà tutto quello che rimane della stagione in corso, ma potrà tornare in campo sin dal primo giorno del prossimo campionato.
La stagione del centrocampista è ormai sfumata e se tutto va bene lo si rivedrà in campo nel campionato dell’anno prossimo, ma, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport Fagioli sembra stia lavorando al suo futuro.
Oltre all’autodenuncia, e all’ammissione di avere un problema con il gioco compulsivo, l’ammissione dei debiti e le scommesse sul calcio, il numero 21 bianconero ha deciso di cambiare vita e ha deciso di affidarsi al Dottor Paolo Jarre, direttore del Dipartimento di patologia delle dipendenze dell’Asl Torino 3, dal quale è in cura già da due mesi.
Sandro Tonali, classe 2000, centrocampista del Newcastle, è il secondo nome emerso nel caso del calcioscommesse. Anche l’ex Milan è inciampato in quello che potrebbe rappresentare uno scoglio difficilmente dimenticabile per la propria carriera, che al momento sembrava essere al suo apice massimo.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport anche Tonali avrebbe intenzione di collaborare con la Procura di Torino, ammettendo di soffrire di ludopatia. Il centrocampista sta inoltre pensando ad autodenunciarsi alla procura federale guidata da Giuseppe Chinè, ma questa strada significherebbe ammettere di aver scommesso anche sulle partite di calcio e di conseguenza andare anch’egli incontro a una squalifica certa.
Per quanto riguarda l’ultimo calciatore, Nicolò Zaniolo ha deciso per una linea completamente diversa: non ha mai ammesso di aver scommesso su partite di calcio, ma solo di aver giocato a carte online, in particolar modo a blackjack. Nicolò Zaniolo, ex Roma e attuale attaccante dell’Aston Villa, il cui club aspetta un faccia a faccia con il giocatore.
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Zaniolo, inoltre, sembrerebbe non essere preoccupato sugli aspetti che eventualmente riguarderebbero la giustizia sportiva, come se si sentisse al sicuro. Nel frattempo, sono stati sequestrati i telefoni dei giocatori coinvolti e chissà che il “bad boy” Zaniolo speri di cavarsela con una sola ammenda.