Raffaele Cutolo è morto a 79 anni. Il boss era il fondatore della Nuova camorra organizzata. Negli ultimi tempi a causa della sua salute precaria era ricoverato nel carcere di Parma all’interno del reparto sanitario detentivo. Le sue condizioni di salute aveva spinto i legali del boss a richiedere la detenzione sotto forma di arresti domiciliari però il tribunale di sorveglianza di Bologna aveva rigettato l’istanza.
Dall’estate scorsa Cutolo si trovava ricoverato nel settore sanitario della casa circondariale di Parma. La notizia della morte del boss è stata resa nota dalla polizia penitenziaria. Il boss Cutolo era il malavitoso più anziano sottoposto al regime del 41 bis.
La figura di Raffaele Cutolo nel cinema e nella musica
Raffaele Cutolo all’apice della sua attività malavitosa era un personaggio quasi carismatico capace di attirare su di sé l’attenzione di artisti di diversi campi. La sua vita romanzata è stata al centro del libro “Il Camorrista, vita segreta di Raffaele Cutolo” scritto da Giuseppe Marrazzo dopo una serie di interviste rilasciate dal boss. Un libro da cui il regista Giuseppe Tornatore ha tratto il suo film d’esordio nel 1986 dal titolo omonimo “Il Camorrista“.
Sul grande schermo il boss del vesuviano aveva il volto di Ben Gazzara che rese un’interpretazione magistrale riuscendo a calarsi perfettamente nei panni di Cutolo. In questo caso il “professore vesuviano” non apprezzò né il film né tanto meno il libro, di quest’ultimo chiese addirittura il sequestro.
La sua figura sembra aver addirittura ispirato il cantautore Fabrizio De Andrè per “Don Raffaè“, uno dei suoi brani più famosi. La canzone sembra avesse entusiasmato talmente tanto lo stesso Cutolo che scrisse all’artista diverse lettere di ringraziamento e gli inviò delle poesie da mettere in musica. Il personaggio del capo della NCO sarà infine nel 2014 presentato con il volto di Federico Torre anche nella serie “Romanzo Criminale” andato in onda su Sky.