Martina Navratilova nuova battaglia contro gli atleti trans

Martina Navratilova inizia una nuova battaglia contro gli atleti trans appoggiando una Legge discutibile approvata a marzo scorso nello Stato dell’Idaho (Stati Uniti d’America)
La sua firma è comparsa nel documento pubblico di appoggio a questa Legge dopo che molte associazione sportive nazionali aveva annunciato il boicottaggio sportivo dello Stato dell’Idaho.

Martina Navratilova favorevole alla Legge sullo sport anti-trans

Futuranews - Martina Navratilova nuova battaglia contro gli atleti trans
Martina Navratilova contro gli atleti trans (Foto dal web)

Martina Navratilova, sportiva e d ex campionessa mondiale di tennis si è distinta (negativamente) per aver dato pubblicamente il suo appoggio alla Legge promossa nello Stato dell’Idaho che vieta la pratica dello sport per tutti gli atleti trans.
Una Legge che ha lo scopo di impedire agli studenti trans di poter praticare attività sportive all’interno delle strutture scolastiche. Decisione che ha scatenato numerose proteste da parte delle Associazioni LGBT+.
Le associazioni LGBT+ sono scese in campo contro la decisione dell’Idaho, affermando che impedendo ai giovani transgender di praticare lo sport nelle scuole di ogni ordine e grado, lo Stato dell’Idaho sta mettendo in pericolo la loro salute e negando eventuali opportunità di carriera sportiva.

Martina Navratilova da sempre contro le atlete transgender

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Stop Transfobia (Foto dal web)

L’ex Campionessa mondiale di tennis si è dichiarata pubblicamente lesbica nel 1981 e dall’ora si è sempre battuta in favore della comunità LGBT+ ma recentemente si è scagliata contro le atlete transgender.
Già nel 2019 attraverso il quotidiano inglese Sunday Times, aveva pubblicamente attaccato all’ipotesi che le atlete trans potessero gareggiare nella categoria donne, anche senza avere completato la fase di transizione.
In quell’intervista la Navratilova aveva dichiarato che per lei era ingiusto “per le donne” competere contro persone che sono “biologicamente ancora uomini”.
Curiosamente però non fa nessuna opposizione riguardo al caso opposto ovvero quando atleti maschi trans gareggiano nella categoria uomini. In quel determinato caso non si prefigura nessuna ingiustizia sportiva. Forse perché (come da lei affermato) i maschi sono più forti delle donne?
Agli Australian Open di tennis 2020, lei e John McEnroe (ex campione mondiale di tennis) si erano pubblicamente opposti alla decisione della Federazione Australiana di tennis di intitolare uno stadio di tennis all’ex campionessa australiana Margaret Court (77 anni) dichiaratamente omofoba. Il suo impegno contro l’omofobia non scusa la sua transfobia.

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