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La storia del Chotis, il ballo più “castizo” di Madrid – VIDEO

L'origine e la nascita del Chotis, il ballo più tradizionale di Madrid, tipico della Festa di San Isidro che si celebra a metà maggio ma da danzare tutto l'anno
Chotis Madrid

Se capitate a Madrid a maggio, precisamente il 15 del mese ovvero durante la Festa di San Isidro non potete non rimanere affascinati dal ballo più castizo della capitale spagnola. Tuttavia può capitare di incontrare ballerini e ballerini di Chotis anche durante altri periodi dell’anno come mi è capitato nel video qui sotto.

I chulapos e le chulapas (nomi dei danzatori di questo ballo) in questione hanno regalato un vero spettacolo in Plaza Isabel II durante il mese di ottobre del 2017. E fu proprio la stessa sovrana che nel 1850 organizzò una festa nel Palazzo Reale di Madrid dando origine a questa tradizione, fino ad allora non pervenuta in Spagna.

Il Chotis infatti si sviluppò in Repubblica Ceca e si chiamava “scottisch” (scozzese). Nel Paese centro europeo venne adattato da un ballo proveniente dai contadini della Scozia. Questo stile attraversò le nazioni e giunse fino alla Germania dove nacque la famosissima Polca.

Come si balla il Chotis: il VIDEO in Plaza Isabel II a Madrid

Chotis Madrid
Ballerini di Chotis a Madrid (Foto di Federica Massari)

Il 3 novembre 1850 la regina Isabella II diede un ballo quindi in cui si sarebbe eseguita proprio questa già nota danza. Agli ospiti del Palazzo Reale entusiasmò così tanto che da allora, man mano sempre di più, divenne caratteristica a Madrid.

Con il passar del tempo si aggiunse anche la musica dell’organetto, peculiarità dell’attuale Chotis, che adesso si esegue durante tutte le feste popolari soprattutto a San Isidro.

Il Chotis si balla nello spazio di una mattonella: mentre la ballerina si muove e volteggia il ballerino deve danzare non abbandonando mai il suo posto.

I chulapos più ganzi alzano un piede girando solo sopra una punta con la mano in tasca, in un atteggiamento “arrogante” tipico dell’orgoglio castizo dei gatos. I madrileni nati e pasciuti in città e con genitori e avi sempre di Madrid sono infatti chiamati tutt’ora gatti e ne vanno fierissimi!

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