Bonus Cashback, quali sono le novità annunciate da Draghi

Bonus Cashback novità Draghi

La riscrittura del Recovery Plan potrebbe portare il governo a eliminare le misure del Conte-Bis, riscrivendo le regole del Bonus Cashback per limitarne gli abusi da parte dei soliti “furbetti”.

È ufficiale. In vista del varo del Recovery Plan, alcune misure del Conte-bis verranno riscritte e riorganizzate in funzione di una ridistribuzione più funzionale dei fondi a disposizione. In tal senso, i 5 milioni stanziati dal precedente esecutivo per il Cashback, come detto in una recente intervista a Radio 24 dalla viceministra MEF Laura Castelli, potrebbero subire un drastico taglio.

Cos’è il Cashback e cosa non sta funzionando

Più di 3 milioni di persone raggiunte, oltre 222 milioni di rimborsi per un importo in media di 69 euro a testa. Solo al 3% di loro l’importo massimo di 150 euro. Questi i numeri della fase sperimentale del programma Cashback, dati relativi al periodo dall’8 al 31 dicembre 2020, che interessa i cittadini che hanno effettuato almeno 10 transazioni con carte e app di pagamento. Un sistema che presta il fianco ad abusi, ed è balzato infatti alla cronaca recente il fenomeno dei cosiddetti “furbetti“. In questi casi, per salire in classifica e ottenere così un posto tra i centomila fortunati che a luglio intascheranno il cosiddetto super cashback da 1500 euro, c’è chi fraziona i pagamenti a dismisura.

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Le nuove misure: un maggior controllo sui pagamenti

Il Cashback non sarà dunque eliminato, verrà semplicemente rivisto e controllato. In questo senso anche i micropagamenti saranno monitorati ed esclusi dall’algoritmo del programma Cashback associato al super premio da 1.500 euro. Durante un question time in commissione finanze la sottosegretaria Maria Cecilia Guerra ha dichiarato

È in atto una costante attività di monitoraggio al fine di individuare e verificare le operazioni anomale, che in quanto tali possano essere passibili di esclusione dall’ambito di applicazione del programma. Sono attualmente all’esame diverse soluzioni alla luce del monitoraggio, al fine di valutare eventuali modifiche da apportare al programma stesso”.

La stretta quindi è sui micro pagamenti, ma ancora non ci sono informazioni dettagliate su come funzionerà questo monitoraggio e quali criteri saranno presi in considerazione.

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