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Dignità autonome di prostituzione, la grande magia del “Bordello dell’arte”: uno spettacolo necessario

Viaggio all'interno di Dignità autonome di prostituzione, lo spettacolo immersivo e sperimentale di Luciano Melchionna in scena al Castel Sant'Elmo
Dignità autonome di prostituzione, la grande magia del "Bordello dell'arte": uno spettacolo necessario

Più di quattro ore di durata per uno spettacolo che è difficile da raccontare perché intriso di troppa bellezza, stravaganza e intrigo, il tutto regalato dal più grande bordello dell’arte. Dignità autonome di prostituzione, in scena anche stasera 14 luglio per l’ultima replica, ti rapisce già nel momento in cui sulla facciata esterna del Castel Sant’Elmo vengono proiettate delle luci rosse, segno de “lasciate ogni speranza o voi che entrate”: un inferno vivo, colorato, elettrizzante ma soprattutto vero.

È il terzo anno consecutivo che lo spettacolo sperimentale di Luciano Melchionna dal format dello stesso regista e di Betta Cianchini è ospitato nella splendida cornice del teatro vomerese ma è dal lontano 2007 che viene proposto.

Dignità autonome di prostituzione, il format

Dignità autonome di prostituzione, la grande magia del "Bordello dell'arte": uno spettacolo necessario
Il pubblico

Al botteghino gli spettatori ricevono, oltre al biglietto d’ingresso, anche i dollarini che serviranno per comprare, contrattando, le performance delle prostitute/attori vestiti con vestaglie o giacche da camera, il cui motto è “Mi paghi prima. E anche dopo, se ti è piaciuto”.Quest’ultimi condurranno un gruppo di clienti in una zona di Castel Sant’Elmo: una stanza al chiuso o un’aria all’aperto sotto le stelle. Qui si consumerà la pillola di piacere che consiste in un monologo di un testo riadattato o scritto dal regista Papi Luciano Melchionna. A noi è capitato di ascoltarne e viverne tre nelle ore tra la Cerimonia di apertura del “Bordello dell’arte“, fatta di musica e arte, e il gran finale, la cosiddetta Festa della vita.

Le performance delle prostitute/artisti

La prima pillola di piacere di Dignità autonome di prostituzione che ci è capitata è stata offerta da Federica Carruba Toscano intitolata “La piccola piccola grande”. In questo monologo l’attrice ha offerto una performance intensa in cui fa vivere appieno il dolore che prova il personaggio che sta interpretando: il disagio dell’artista di star vivendo una vita non dignitosa in cui non viene riconosciuto del tutto il proprio lavoro si mescola al disagio dell’essere, del vivere stesso.

Dignità autonome di prostituzione, la grande magia del "Bordello dell'arte": uno spettacolo necessario
Priscilla

Al ritorno in piazza un’altra artista, Raffaella Anzalone, ci ha adescati e ha interpretato in una zona panoramica del Castel Sant’Elmo il pezzo “La senza produrre nient’altro che amore”. Il comune denominatore delle opere è sempre la dignità dell’attore, del musicista, dell’artista in generale, che scalpita per trovare una sua dignità. In un momento così drammatico per i lavoratori dell’arte e non solo lo spettacolo di Luciano Melchionna scardina tutti gli schemi precostituiti e ti sputa in faccia la verità con passione, ardore, empatia e la fantastica interpretazione di tutti i suoi protagonisti. Uno spettacolo schierato a favore di tutti i diritti e dichiaratamente contro ogni tipo di pregiudizio e discriminazione.

Il gran finale di Dignità autonome di prostituzione

Dopo qualche ora in cui lo spettatore ha girovagato in lungo e largo nel castello del Vomero guidato dalla mano degli artisti, riempendosi gli occhi e il cuore d’arte e di bellezza si giunge di nuovo in piazza per il momento finale chiamato la Festa della vita.

Dignità autonome di prostituzione, la grande magia del "Bordello dell'arte": uno spettacolo necessario
Irene Scarpato

Ci sono state splendide interpretazioni canore di, tra gli altri, Mariano Gallo in arte Priscilla, Irene Scarpato, Alessandro Freschi – Frè (il Franchino di Casa Surace che non sapevamo fosse dotato di una meravigliosa e potente voce), Valentina De Giovanni, Francesca Morgante, Vincenzo Colursi – Luk e Antonio Prestieri – Maldestro. L’ospite della serata di ieri, sabato 13 luglio, è stato A smile from Godzilla.

Quello di questi giorni è di sicuro un spettacolo che il pubblico difficilmente dimenticherà, che si può annoverare tranquillamente tra le esperienze più immersive, significative e potenti del teatro e dell’arte contemporanei.

GALLERIA

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Alessandro Freschi – Frè
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Astronauta 2
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Astronauta
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Attori all’ingresso
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Attrici all’ingresso
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Il regista Luciano Melchionna
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Maldestro
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Panorama

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