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Incendio ad Ancona: scuole e parchi chiusi per nube di fumo

incendio ancona

L’incendio al porto di Ancona non ha fatto vittime né feriti, ma la nube di fumo ha coperto la città

Questa notte, verso le ore 00.35, un grande incendio è divampato nel porto di Ancona, all’ex Tubimar. Gli abitanti della città hanno udito dei forti boati e visto le fiamme arrivare a dieci metri di altezza. Sul posto sono subito intervenute sedici squadre dei Vigili del fuoco dalle province di Ancona, Macerata e Pesaro. L‘incendio sembra non aver causato vittime né feriti, ma si è levata una colonna di fumo di grandi dimensioni, visibile anche da diversi chilometri, che si sta ora abbassando sulla città. Gli anconetani si sono risvegliati con l’odore acre dell’incendio che ha invaso le vie del capoluogo marchigiano. Le autobotti e le autoscale sono ancora in azione.

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L’ordinanza della sindaca per proteggere i cittadini di Ancona dalla possibile tossicità dell’aria

La sindaca Valeria Mancinelli, temendo che nell’aria siano state rilasciate sostanze tossiche, ha chiuso preventivamente i parchi e gli impianti sportivi, nonché le università e tutte le scuole di ogni ordine e grado, da pochi giorni riaperte dopo il lockdown e l’estate. L’invito di Valeria Mancinelli ai cittadini è stato quello di chiudere le finestre e limitare al massimo gli spostamenti finché non saranno fatti i dovuti accertamenti dai Vigili del Fuoco e le analisi. Anche se sembra che per adesso non ci siano problemi di inquinamento, si attendono le indicazioni dell’Arpam e delle autorità sanitarie.

 

 

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