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Matteo Salvini, la foto che ha scatenato le polemiche degli animalisti

Matteo Salvini

L’ultimo post di Matteo Salvini ha fatto letteralmente infuriare gli animalisti che lo hanno inondato di critiche su Facebook
E’ arrivato nel momento più sbagliato il post di Salvini, che ha pubblicato una foto sul suo account ufficiale Facebook nella quale si mostra contento con la figlia a bordo di un calesse trainato da un pony.

Proprio a poche ore dalla storica notizia della decisione di cessare il servizio carrozze ippotrainate nella reggia di Caserta, in seguito alla tragica morte di uno dei cavalli.

Solo pochi giorni fa infatti le tristi foto di quel cavallo morto stramazzato sotto al sole, ucciso dal caldo e dalla fatica avevano fatto il giro del web provocando reazioni di rabbia ed indignazione nei confronti di una tradizionale usanza ritenuta anacronistica, considerato soprattutto che le condizioni delle strade di oggi non sono più quelle del medioevo, infatti traffico, smog e soprattutto le alte temperature dell’asfalto unite allo sforzo fisico dei poveri cavalli che devono sopportare il peso per molte ore al giorno hanno ormai trasformato questa abitudine di puro intrattenimento turistico, in un crudele e superfluo spettacolo di sofferenza che può e deve essere tranquillamente abolito ovunque.

Il post di Salvini e le reazioni degli animalisti:

La prima reazione alla foto di Salvini è stata di Nadia Zurlo, portavoce della sezione Equidi della Lav, lega anti vivisezione italiana che da anni si impegna a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di sfruttamento dei cavalli a scopo sportivo e come mezzo di trasporto. Nadia ha commentato su Facebook: “Un piccolo pony costretto a trainare un ancor più piccolo homunculus + figlia. Il sorriso beato&beota, per una azione che fa ancora più male a pochi giorni dalla morte del cavallo a Caserta.”

E’ arrivata poi anche la dura risposta del Partito Animalista Italiano che ha commentato il post con un fotomontaggio, accostando la foto di Salvini a quella del cavallo deceduto a Caserta scrivendo: “Partendo dal presupposto che, oltre noi, un partito che tuteli davvero gli animali non esiste, e che PD e 5Stelle potrebbero (e DOVREBBERO) abrogare l’art. 70 della strada; ma dedicarsi ad attività del genere e postarne la foto dopo nemmeno 5 giorni dalla morte del cavallo a Caserta è sintomo di zero sensibilità. Inoltre educare una bambina allo sfruttamento animale è, se possibile, anche peggio. PS: le vere “principesse” e i veri “principi” camminano mano nella mano, fa bene alla salute e soprattutto non fa male ai cavalli!

Matteo Salvini stavolta non si è salvato neanche dalle critiche dei suoi stessi sostenitori che lo hanno attaccato soprattutto per il cattivo esempio di fronte a sua figlia, nel sostenere lo sfuttamento animale a scopo puramente ricreativo.

Ma in realtà il leader della Lega Nord non è del tutto nuovo ad azioni e dichiarazioni beffarde nei confronti degli animalisti, ricordiamo che qualche anno fa si era lasciato andare ad affermazioni in favore della pratica della caccia “in nome della tradizione”, e nel nome della stessa tradizione aveva giustificato il banchetto della Lega Nord Trentino a base di carne di orso, il cui consumo è vietato in Italia per legge. Inoltre spesso sui social prende in giro i vegani pubblicando foto di grigliate e bistecche corredate di commenti a difesa del diritto di macellazione, salvo poi fare il classico “post d’obbligo” a capodanno contro i botti che spaventano gli animali domestici.

Non c’è molto da stupirsi purtroppo, se è vero che Salvini rappresenta una parte di popolo italiano la cui insensibilità nei confronti di alcune specie per promuovere poi la tutela di altre, è ampiamente diffusa. Un modo di pensare ed agire che nasce dal sentirsi superiori “per diritto” e che in molti casi porta inevitabilmente a manifestare la totale mancanza di compassione e di pietà nei confronti della sofferenza di altri esseri viventi, che siano animali o esseri umani, considerati inferiori e quindi non degni di alcun tipo di rispetto.

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